vena

sostantivo femminile

Variante arc. o pop. di avena.

Der. di avena, per aferesi della a, sentita come facente parte dell'articolo: l'avena - la vena •sec. XIV.

1. Ogni vaso sanguigno in cui il sangue scorre in direzione centripeta, cioè dalla periferia verso il cuore (in ciò differenziandosi dalle arterie ): le v. del grande circolo, del piccolo circolo; le v. del braccio, delle gambe.
2. In botanica, nervo.
3. Canale naturale in cui scorre l'acqua sotterranea: una v. d'acqua; acqua di v.; anche, la sorgente da cui l'acqua sgorga: una v. ricca, abbondante; Rapido fiume, che d'alpestra vena.. (Petrarca); poet., anche acqua che defluisce.

   una fontana viva, Con sì pura, tranquilla e chiara vena, Che gli occhi non offesi al fondo mena

4. In geologia, piccolo filone di minerale, sviluppato maggiormente in una dimensione.

   scoprire

   trovare

   sfruttare una v.

5. Con riferimento all'energia prodotta dal circolo sanguigno, frequente in espressioni che denotano buona disposizione d'animo, vigore e alacrità ( essere in v. ; sentirsi in v. ; fare qualcosa di buona v. ), mentre all'idea di sorgente corrispondono espressioni che si riferiscono all'estro creativo ( la sua v. si è esaurita ; Secca è la vena de l'usato ingegno, Petrarca).

Lat. vena •sec. XIV.

1. Segnare, coprire di venature.

   striature che venano il marmo

intransitivo pronominale

Coprirsi di venature.

Der. di vena ² •1922.