valle

1. Forma concava del suolo, costituita da due opposti pendii ( fianchi o pareti ) che si incontrano in basso lungo una linea ( filone di v. ) o una striscia pianeggiante ( fondo di v. ), con pendenza per lo più in un verso e, di solito, percorsa da un corso d'acqua dal quale comunemente prende il nome: la v. dell'Adige; con forma tronca: la val Tiberina; con cambio di genere: il Valdarno; a seconda dell'origine la valle può essere tettonica, di erosione, a V, a U, di deposito.
2. Valle di lacrime, valle di pianto, espressioni di origine biblica, comuni spec. nel linguaggio ascetico, per indicare la terra in quanto sede di dolore per l'uomo; anche assol. : Al passar questa valle Piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno (Petrarca); quindi, per traslato, condizione dolorosa.

   la compagnia malvagia e scempia Con la qual tu cadrai in questa valle

3. In geografia, le aree depresse della pianura emiliana presso l'antico delta del Po, invase da acque poco profonde e comunicanti col mare.

   valli di Comacchio

4. Valle dell'onda, la parte più bassa dell'onda compresa fra due creste successive.
5. A valle, loc. usata per indicare la parte più vicina alla foce di un fiume, rispetto a un punto determinato: l'Arno a v. di Montelupo; più generic., giù, in basso: scendere, rovinare a v.; fig., per indicare le componenti finali o accessorie di un fatto o di un problema (contrapposto a a monte).

   il senso di tutto il ragionamento si capisce solo a v.

Lat. vallem •sec. XIV.