vaghe
Significato di vaghe.
aggettivo
- Incerto, indeterminato, impreciso: accennare in modo v.; per ora non mi ha fatto che v. promesse; ne ebbi un v. presentimento; talvolta come s.m..
cadere nel v.
tenersi
restare nel v.
- Attraente, adorno, con una sfumatura onirica d'incanto o di allettamento: assai contenta, Di quel vago avvenir che in mente avevi (Leopardi); quando vaghe di lusinghe innanzi A me non danzeran l'ore future (Foscolo).
- Incline, desideroso, voglioso, spesso come attributo naturale o costante: delle femine era così vago come sono i cani de’ bastoni (Boccaccio); seguito da un infinito, sottolinea invece un'improvvisa voglia o desiderio momentaneo.
all'ombra che parea più vaga Di ragionar drizza'mi
- Come s.m., innamorato, amante.
‘Vedi tu quello scioccone? Egli è mio vago’
Dal lat. vagus ‘vagante, instabile; indeterminato’ •sec. XIV.
sostantivo maschile
Nervo di origine bulbare, sensitivo e motore; si distribuisce a gran parte dei visceri toracici e addominali regolandone la parte parasimpatica dell'attività neurovegetativa.
Dal lat. vagus ‘errante’ •1840.
Informazioni su vaghe.
- Lingue in cui vaghe è usato:
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Rottura di sillaba di vaghe in sillabe
va-ghe
- Consiste di 2 sillabe e 5 lettere.
- vaghe è una parola bisillabico, poiché ha due sillabe .
Parole che fanno rima con vaghe.
piaghe, Ploaghe, paghe, draghe, naufraghe, nuraghe, girovaghe
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