ultima

1. Notizia, storiella, freddura, o anche malefatta, che per la sua novità occupa l'ultimo posto in una serie cronologica.

   la sai l'u. di tua madre?

Femm. sost. di ultimo •sec. XX.

1. . Che occupa il posto finale in una serie o successione sia cronologica, sia spaziale, sia numerica: l'u. giorno del mese; l'u. fila; l'u. anno di Università; in espressioni iperboliche può indicare totalità (spesi fino all'u. centesimo; tutti i cittadini, dal primo all'u., risposero all'appello), oppure, in correlazione con primo, unicità, irripetibilità (questo è il primo e l'u. scherzo che mi fanno); al pl., oltre che all'elemento finale della serie, si riferisce approssimativamente anche a quelli che immediatamente lo precedono.

   gli u. giorni del mese

   si è classificato fra gli u.

2. . Nell'ambito spaziale il termine indica la posizione più lontana rispetto a un punto di riferimento (La divisa dal mondo ultima Irlanda, Tasso; E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude, Leopardi), in senso fig. riconducibile al concetto di ‘nessuna o minima importanza’ ( lo studio è per lui l'u. preoccupazione ) e, in alcune espressioni, a quello di ‘esclusione dal campo delle possibilità o delle probabilità’ ( è l'ultimo cui ricorrerei per aiuto ).
3. Con valore neutro, in varie locc. con funzione di avverbi temporali: da ultimo, alla fine.

Dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra ‘oltre’ •prima metà sec. XIV .

1. Portare a compimento, concludere, finire.

   u. i preparativi

   i lavori

1. rar. Giungere al termine; anche s.m..

   tra l'ultimar dell'ora terza E 'l principio del dì

Dal lat. tardo ultimare, der. di ultĭmus ‘ultimo’ •sec. XIV.