trascorso

sostantivo maschile

Infrazione di una norma morale per lo più di lieve entità e riconducibile a una idea di sventatezza giovanile: sono t. di gioventù; L'error tuo d'oggi, un giovanil trascorso Io 'l nomerò (Alfieri).

P. pass. sost. di trascorrere •sec. XIV.

1. Passare un periodo di tempo in un certo modo o luogo (anche + a, da, in, su ): t. le ferie al mare, dai nonni, in montagna; ogni giorno devo t. due ore sui mezzi pubblici.
2. Attraversare.

   trascorso quasi in un subito l'intervallo che è tra le nuove e le antiche Indie

3. Trattare un argomento per sommi capi.

1. (aus. essere ). Di un periodo di tempo, passare, scorrere (anche + compl. predicativo del sogg.): le ore trascorrevano liete; + da.

   è già trascorso un anno dalla morte della nonna

2. (aus. essere ). Allontanarsi.

   Io non so se più disse o s'ei si tacque, Tant'era già di là da noi trascorso

3. (aus. essere ). Passare con la mente da un pensiero all'altro (+ da e a ).

   la fantasia trascorre da un'immagine a un'altra

4. (aus. avere ), non com. Oltrepassare i limiti della convenienza, della giustizia, della morale, ecc.; trascendere (anche + a ).

   t. ad atti di violenza

   a gesti inconsulti

Dal lat. trascurrĕre, der. di currĕre ‘correre’, col pref. trans- •prima metà sec. XIV .