tragedia

1. Componimento drammatico che ha per lo più come oggetto un complesso problema di coscienza sviluppato, attraverso vicende accentuatamente ricche di pathos, in direzione di una finale catastrofe chiarificatrice e liberatrice; anticamente, nella forma classica, a carattere religioso, desumeva i suoi temi dalla storia e dal mito, esprimendoli nella rappresentazione di un'umanità accentuatamente idealizzata e nell'elevata stilizzazione del linguaggio; evolutosi in senso realistico col progresso dei tempi, culmina, in epoca moderna, nell'assunzione di temi borghesi ispirati alla cronaca quotidiana: la t. di Eschilo, di Seneca, di Shakespeare; la t. greca, francese, inglese; la t. del Cinquecento.
2. Spettacolo o evento che ispiri violenti sentimenti di terrore o di dolore: che t.!; è stata una t.; iperb., con riferimento a reazioni melodrammatiche o stizzose, decisamente sproporzionate rispetto ai motivi che le determinano.

   non è il caso di far tante t.!

Dal lat. tragoedia, che è dal gr. tragōidía, comp. di trágos ‘capro’ e ōidḗ ‘canto’, e cioè ‘canto dei capri’, con allusione alle origini della tragedia dal dramma satiresco e dai riti dionisiaci •inizio sec. XIV.