terzina

1. Strofa di tre versi che fa parte del sonetto; come metro a sé (detto anche terza rima ) risulta composta di tre endecasillabi di cui il 1° fa rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della terzina successiva, e così via finché la serie si conclude con un verso che rima col 2° dell'ultima terzina (ABA-BCB...YZY-Z): è detta t. incatenata o dantesca perché fu usata da Dante per la prima volta.
2. Figura musicale costituita da un gruppo ternario di note: sostituisce il valore di due note (per es. due crome) o di una sola nota (per es. semiminima), senza alterarne la durata; viene indicata collocando un 3 sul gruppo ternario.
3. Nel gioco della roulette, combinazione di tre numeri disposti su una fila orizzontale; se esce uno dei tre numeri che la compongono, chi vi ha puntato vince 11 volte la posta.

Der. di terzo •sec. XVI.

1. Nel gioco del calcio (e in altri giochi di palla a squadre), ciascuno dei due giocatori che insieme al portiere formano la linea estrema di difesa alle spalle della linea mediana; nella concezione moderna del gioco, con compiti assai diversi, intercambiabili con gli altri difensori, secondo le tattiche di gioco adottate.
2. Fiaschetto o misura di capacità corrispondente alla terza parte di un fiasco.
3. Antica denominazione di uno strumento della famiglia dei legni (flauto, clarinetto), intonato una terza minore sopra l'intonazione normale.

Der. di terzo •1909; nel sign. arc., 1802.