strappato

1. Rotto in più parti, lacerato, sdrucito, stracciato.

   un foglio s.

   hai la giacca s.

2. In araldica, attributo di parti anatomiche divelte con violenza dal corpo.

P. pass. di strappare •1865.

1. Togliere, portare via qualcosa con violenza e rapidità, spec. sottraendolo alla presa di una persona (anche + a, a volte + da, di ): il ladro le strappò la borsa (dalle mani o di mano).
2. Allontanare una persona a forza da qualcuno o da qualcosa (anche + a, da ).

   s. un figlio alla madre

   s. un bambino dall'ambiente familiare

3. Staccare con un movimento rapido e violento una parte da un tutto, troncando o lacerando (anche + da ): s. un ramo dall'albero; s. una pagina dal quaderno; + a : per poco non mi strappavi l'orecchio; anche tr. pronom. : strapparsi i capelli, i vestiti ( fig., manifestare grande disperazione o rabbia).
4. Ridurre qualcosa in pezzi o produrvi uno strappo, lacerare, stracciare (anche + a ): mi ha strappato una pagina; s. la tessera di un partito ( fig., cessare di appartenere a un partito); il vento ha strappato la bandiera; anche tr. pronom..

   strapparsi i jeans

5. Ottenere con impegno ostinato (anche + a ).

   s. un buon prezzo

   gli ho strappato una promessa

1. Nel linguaggio automobilistico, della frizione, produrre una serie di saltellamenti che si ripercuotono su tutta la trasmissione, spec. al momento dell'avvio.
2. Nell'atletica leggera, incrementare improvvisamente l'andatura, allungare, scattare.

   il maratoneta ha strappato nel finale

1. Lacerarsi, rompersi (anche + a ).

   mi si è strappata una calza

2. Di persona, prodursi uno strappo muscolare.

   il terzino si è strappato

Da sterpare con metatesi in streppare e successiva attrazione del pref. stra- •sec. XIV.