sotto

1. Opposto di sopra sia come preposizione sia come avverbio, e in ambedue i casi con duplice valore: locale e modale.
2. Come prep., con valore locale, specifica la posizione o il piano inferiore indicando un rapporto aderente ( ho trovato la contravvenzione s. il tergicristallo della macchina ; a quest'ora è già s. le coperte ) o non aderente ( s. la tavola ; s. il letto ; fig., per indicare prossimità, imminenza: s. l'equatore, a una latitudine più meridionale dell'equatore; s. il Natale, intorno al Natale, nell'imminenza del Natale).
3. Come avv., con valore locale, in luogo o in posizione inferiore: abita qui s.; la firma va qui s.; in rimandi di scritti o di opere letterarie: vedi s., vedi oltre, preannunciando quanto si dirà più avanti (per quanto riguarda l'argomento in particolare, vedi s., a pag...); in frasi ellittiche, a nudo.

   aveva indosso una vestaglia molto trasparente, e s. niente

4. Sempre con valore locale, anche come agg. ( invar. ), che sta più in basso, inferiore.

   la riga s.

Lat. subtus (avv.) •sec. XIII.

Prefisso di composti formati modernamente, sia con valore locale sia con valore modale. Nel primo caso indica principalmente ‘posizione (aderente o non aderente) su un piano inferiore’, riferito sia a sostantivi ( sottopancia, sottoscala ) sia a verbi ( sottoscrivere ); nel secondo, indica ‘grado inferiore’ ( sottocapo, sottotenente, sottintendere ), ‘qualità inferiore’ ( sottosviluppato ), ‘una parte rispetto al tutto’ ( sottocommissione rispetto a commissione ).