soggetto

1. Che si trova nella condizione di dover subire un'autorità o un predominio ( i popoli s. a Roma ) o di sottostare a un obbligo, a un controllo, a un'ingerenza ( giovani s. alla leva ; enti s. al controllo dello stato ).
2. Di persona, che ha predisposizione a determinate affezioni patologiche: è s. a continui mal di testa; di cose, esposto a danni.

   regione s. a frequenti alluvioni

Lat. subiectus, p. pass. di subicĕre ‘assoggettare’, der. di iacĕre ‘gettare’, col pref. sub- ‘sotto’ •sec. XIV.

1. Ordine di fatti o di argomenti cui si riferisce una trattazione, una discussione o, anche, un'espressione artistica: il s. di una conferenza; il s. di un dramma; trattare un s. scabroso; scultura di s. sacro.
2. La persona o la cosa presa in considerazione.

   il s. in esame

3. In botanica, la pianta o la parte di una pianta su cui si pratica l'innesto.
4. In linguistica, unità sintattica essenziale indicante la persona o la cosa che compie o subisce l'azione espressa dal predicato istituendo con questo un nesso inscindibile e autonomo: il maestro (soggetto) insegna (predicato); il sole (soggetto) sorge (predicato); i candidati (soggetto) furono esaminati (predicato); la lettera (soggetto) viene recapitata (predicato).

Dal lat. tardo subiectum, neutro sost. di subiectus, p. pass. di subicĕre ; vedi soggetto •sec. XIV.