rubando

1. Sottrarre oggetti o denaro di proprietà altrui, con astuzia, sotterfugio e inganno; fregare (anche + a, da ): i ladri gli hanno rubato l'argenteria; mi hanno rubato l'orologio dal cassetto; anche assol. : lo hanno sorpreso a r.; r. per vizio, per bisogno; è un tipo che ruberebbe anche ai parenti; prov. il diavolo insegna a r. ma non a nascondere, il ladro finisce per essere scoperto; prov. tant'è ladro chi ruba che chi tiene il sacco, il complice del furto è colpevole quanto il ladro; prov. a r. poco si va in galera, vengono arrestati solo i poveri disgraziati mentre i potenti, pur commettendo truffe ben più gravi, restano impuniti.
2. Sottrarre indebitamente un'idea o un'espressione a qualcuno facendole passare per proprie (anche + a, da ).

   r. un'invenzione

   mi ha rubato l'idea

   r. versi da un poeta

3. Conseguire immeritatamente un risultato (anche + a ).

   r. una vittoria

   ci hanno rubato la partita

   agli esami ho rubato

4. Riferito al tempo, assorbirlo completamente, sottraendolo ad altre attività (anche + a ): mio figlio mi ruba tutto il tempo libero; r. le ore al sonno, impiegare in qualche occupazione parte del tempo normalmente dedicato al sonno; anche tr. pronom..

   il lavoro si ruba tutto il mio tempo

5. In musica: r. il respiro (o il fiato), prendere il respiro detraendolo dal valore della nota precedente; r. il tempo, eseguire un rubato.
6. Riferito a persona, allontanarla, dividerla da qualcuno di cui si vuole prendere il posto (anche + a ).

   r. il marito all'amica

7. Sottrarre temporaneamente qualcuno alla compagnia di altri (anche + a ).

   vi rubo il festeggiato per qualche minuto

8. Ottenere informazioni, rivelazioni, ecc., spec. con astuzia; carpire (anche + a ).

   mi hanno rubato una confessione

   r. una confidenza a un amico

9. Rapire qualcuno.

   hanno rubato un bambino

10. Derubare (anche + di ).

    lo hanno rubato di tutto

Dal gotico *raubōn, der. di *rauba ‘bottino¹’ •sec. XIII.