riposto

1. Ben riparato, isolato.

   Luoghi da sospirar riposti e fidi

2. Ambiente dove si ripongono generi alimentari o oggetti per il servizio della tavola; dispensa.
3. In marina, ogni locale situato vicino ai quadrati per il servizio tra questi e le cucine, per deposito di vasellame e per altri usi.

Lat. reposĭtus, p. pass. di reponĕre ‘riporre’ •sec. XIV.

1. Porre, collocare qualcosa in luogo chiuso o riparato, spec. per conservarlo o custodirlo (anche + in ): r. nell'armadio i vestiti invernali; r. un gioiello in cassaforte; r. il fieno, metterlo al riparo nel fienile dopo averlo tagliato, essiccato e ravviato.
2. Riferito a sentimenti, speranze, ecc., indirizzare totalmente su qualcosa o qualcuno (anche + in, su ).

   ho riposto in lui tutto il mio affetto

   ripongo su di te tutte le mie speranze

3. Rivolgere di nuovo, spec. riferito all'espressione di un dubbio (anche + a ).

   mi ha riposto lo stesso quesito

   riporsi le stesse domande

1. Porsi, mettersi di nuovo in un luogo o in una posizione (spec. + a, in, su ): la famiglia si ripose a tavola; r. in poltrona, sul divano; + a e inf.

   r. a sedere

2. Nascondersi.

   ma vatti a riporre!

1. Ripresentarsi, riproporsi.

   si ripone lo stesso problema dell'anno passato

Lat. reponĕre, der. di ponĕre ‘porre’, col pref. re- .