rima

1. Analogia di terminazione fonetica, a partire dalla vocale tonica, fra parole poste a breve distanza (spec. se collocate alla fine di versi consecutivi o vicini): parole che fanno r.; mettere, disporre in r. due parole; r. piana, fra parole piane (per es. oscuro e duro); r. sdrucciola, fra parole sdrucciole (per es. veicolo e ridicolo); r. tronca, fra parole tronche (per es. virtù e tribù).
2. Poesia, in quanto contrapposta alla prosa.

   Dirò d'Orlando in un medesmo tratto Cosa non detta in prosa mai né in rima

Dal fr. antico rime, dal lat. rhythmus ‘ritmo’ •secc. XII-XIII.

sostantivo femminile

Fessura; in alpinismo, crepa, crepaccio.

Dal lat. rima ‘fenditura’ •sec. XV.

1. Mettere in rima (anche + con ).

   Dante rima “oscura” con “dura”

2. Narrare in versi.

   rimò le vicende dei suoi antenati

1. Di parola, fare rima con un'altra (+ con ).

   “esca” rima con “pesca”

2. Comporre versi.

   si dilettava a r.

Der. di rima ¹ •sec. XIII.