riesco

1. Di un fatto, concludersi in modo conforme o meno alle intenzioni che lo hanno determinato (anche + compl. predicativo del sogg.): la festa è riuscita bene; i tentativi riuscirono vani; r. a effetto, a buon fine; prov. non tutte le ciambelle riescono col buco, vedi ciambella.
2. Di persone, conseguire con la propria capacità uno scopo, farcela: ho tentato in ogni modo pur di r.; + a e inf.: devo r. a convincere mio fratello; iron., in formule interrogative ispirate a una certa narrativa romanzesca.

   riusciranno i nostri eroi a...?

3. Avere la possibilità o la capacità di fare qualcosa, essere in grado (+ a e inf.).

   riesci a sentirmi?

   riesci a vedere quel cartello?

4. Raggiungere una certa posizione, qualifica, ecc.; diventare (+ compl. predicativo del sogg.).

   è riuscito un ottimo avvocato

5. Avere successo, affermarsi (anche + in ).

   il segreto per r. è impegnarsi

   vuole r. in ogni cosa che fa

6. Con un sogg. inanimato, espresso o sottinteso, rientrare nelle possibilità o nelle capacità di qualcuno (+ a ): a lui sono sempre riuscite imprese apparentemente impossibili; non mi riesce; anche con prop. soggettiva + di e inf.

   non mi riesce di mettermi in contatto con lei

7. Apparire in un certo modo, presentarsi (+ a e compl. predicativo del sogg.).

   quell'uomo mi riesce indigesto

   la tua visita mi è riuscita gradita

8. Uscire di nuovo.

   entrò in casa e riuscì subito

9. Di via di comunicazione, far capo dopo un'interruzione o un ostacolo, sboccare (spec. + su ).

   il sentiero riesce sul prato dietro la villa

1. Nella forma riuscirsene, introdurre di nuovo nel discorso qualcosa di già sentito e fastidioso; ricominciare (+ con ).

   non riuscirtene con le solite prediche

Der. di uscire, col pref. ri- •sec. XIV.