rientrato

1. Di fenomeno, spec. affezione, che si sia riassorbito senza avere avuto il suo sfogo naturale.

   eruzione cutanea r.

2. Non giunto a compimento o a realizzazione, rimasto inerte perché frustrato o volontariamente abbandonato: ambizioni r.; un progetto r.; frase r., non potuta o non voluta dire; una crisi di governo rientrata, scongiurata all'ultimo momento; allarme r., cessato, finito.
3. Infossato, incavato.

   occhi r.

4. In tipografia: riga rientrata, spostata in dentro rispetto al margine sinistro.

P. pass. di rientrare •1804.

1. Entrare di nuovo in un luogo da cui si era usciti o andati via, ritornare (+ in, a ): r. in casa, in ufficio; i soldati rientrarono alla base; la nave è rientrata in porto.
2. Di denaro o altri beni, tornare in mano a chi li aveva ceduti, prestati o investiti (anche + in, a ).

   sono quattrini che mi rientrano in cassa

   mi sono rientrati tutti i libri che avevo prestato

3. Tornare a far parte di un gruppo, di un'associazione, ecc. (+ in, a ).

   il giocatore è rientrato in squadra dopo l'infortunio

   r. in famiglia

4. Di linea o superficie, presentare una rientranza assumendo un profilo concavo.

   la costa rientra all'altezza del paese

5. In tipografia, comporre una linea in dentro rispetto al margine sinistro in modo che costituisca capoverso.

   far r. una linea

6. Di un progetto futuro, essere annullato.

   il viaggio è rientrato per mancanza di fondi

7. Nella forma rientrarci, avere tempo per fare qualcosa, spec. in frasi negative (+ a e inf.).

   non rientrarci a studiare

8. Di tessuto, restringersi nell'asciugarsi.

   la gonna è rientrata dopo il lavaggio

9. Di eruzioni cutanee, essere riassorbite senza aver avuto lo sfogo naturale.

   il mio foruncolo è rientrato

1. nel linguaggio marinaresco, ritirare un oggetto a bordo.

   r. i remi

Der. di entrare, col pref. ri- •prima metà sec. XIV .