proprio

1. Che appartiene a una data persona; equivale all'aggettivo possessivo ( assicurare a ciascuno una casa p., ...una casa sua; ciascuno difende la propria dignità, ...la sua dignità), spesso rafforzandolo ( l'ha visto con i suoi propri occhi ).
2. Il valore possessivo può precisarsi in quello di ‘caratteristico’.

   con la misura p. dei gentiluomini

   è proprio dei vecchi il fatto di ripetersi

3. In linguistica: significato proprio, l'accezione esatta e ristretta di una parola, opposto ad approssimato e figurato (per es. nella frase in quella tragedia fu un angelo di bontà, ‘angelo’ ha valore figurato di fronte a quello proprio di ‘creatura appartenente al regno dei cieli’).
4. Coordinato con vero lo rafforza.

   è una sfortuna vera e p.

5. Rafforza l'aggettivo seguente ( è p. vero ), il verbo ( vuoi p. stancarmi ), il pronome ( te l'ha detto p. lui? ); come avverbio interrogativo vale ‘davvero?’.

   “Mi ha promesso un regalo”. “Proprio?”

6. Come s.m., ripete i valori del pronome possessivo ( ci rimette del proprio, del suo) e dell'aggettivo caratteristico ( risponde in proprio, non solo come ditta).

Dal lat. proprius, estratto dalla loc. pro privo ‘a titolo privato’, considerata come una parola unica al caso ablativo •prima metà sec. XIII .