posare

1. Mettere giù, spec. con una certa cautela; poggiare (anche + su, in ).

   p. la valigia a terra

   p. la borsa sul tavolo

   p. un bimbo nella culla

2. Collocare nella sede prefissata, sistemare.

   p. le fondamenta di un edificio

   p. i cavi

3. Rivolgere, fissare, fermare (anche + su ): p. lo sguardo (o gli occhi) su qualcosa (anche fig., desiderare di avere: ho posato gli occhi su una casa nuova); p. l'attenzione sull'arredamento della sala.

1. (aus. essere ). Reggersi su una data base, poggiare (+ su ).

   l'edificio posa sulla roccia

2. (aus. essere ). Avere come fondamento, basarsi (+ su ).

   accuse che posano su banali pettegolezzi

3. (aus. avere ). Di un liquido, lasciar sedimentare le particelle in sospensione, chiarificare.

   lasciar p. il vino

1. Poggiarsi scendendo pian piano dall'alto, deporsi (+ su ).

   la neve si posa sui tetti

   l'usignolo si posò su un ramo

2. Delle particelle in sospensione di un liquido, depositarsi (+ su ).

   le impurità del vino si posano sul fondo del bicchiere

3. Di sguardo, pensiero, ecc., dirigersi (+ su ).

   i suoi occhi si posarono sul volto della donna

intransitivo

intransitivo pronominale

o lett. Smettere un'attività abbandonandosi al riposo: e mentre posa La sonatrice, ancora odono i colli (Foscolo); A guisa di leon quando si posa (Dante).

Lat. tardo pausare ‘cessare’; vedi anche pausare •secc. XII-XIII.

1. Fare da modello per un ritratto, una scultura o una fotografia, mettersi in posa (anche + per ).

   p. nuda

   p. per un pittore

   p. per foto pubblicitarie

2. Ostentare atteggiamenti artificiosi, atteggiarsi (+ a ).

   p. a donna fatale

   p. a intellettuale

   quanto posa quella ragazza!

Dal fr. poser ‘posare¹’ •1883.