piazzare

1. Mettere in un luogo, disporre in una certa posizione, sistemare.

   p. l'artiglieria sulla collina

   p. un ordigno a bordo di un aereo

   il tecnico sta piazzando l'antenna parabolica

2. Collocare in un posto di lavoro in modo prevaricante o illecito (anche + a, in ).

   il padre l'ha piazzato al comune

   nell'azienda di un amico

   il partito ha piazzato uomini di fiducia in tutti i ministeri

3. Collocare sul mercato, vendere.

   p. la merce

4. Nel linguaggio sportivo, disporre nella posizione più adatta ai fini del gioco.

   p. la difesa

5. Far classificare in una competizione (anche + a, in ): l'Italia ha piazzato molti atleti ai (o nei) primi posti.
6. Nel pugilato, assestare un colpo andando a bersaglio.

   p. un gancio

7. Nel ciclismo, in atletica, ecc., realizzare in modo efficace e al momento giusto un aumento della velocità.

   p. l'allungo

   lo sprint

1. Sistemarsi bene, comodamente (spec. + in, su ).

   p. in poltrona

   sul divano

2. Raggiungere una buona posizione economica, professionale, sociale.

   dopo la laurea, si è subito piazzato

3. Nel linguaggio sportivo, disporsi nella posizione più adatta ai fini del gioco.

   la difesa si è già piazzata

4. In competizioni di ogni genere, ottenere un posto in classifica o in graduatoria (anche + compl. predicativo del sogg., anche + a, tra ): non riuscire a p.; p. secondo (o al secondo posto); p. tra i primi.

Dal fr. placer ‘collocare’ •1812.