parere

1. Giudizio o atteggiamento motivato da una interpretazione o da un criterio di valutazione strettamente personale e soggettivo ( i nostri p. sono concordi, discordi ; cambiare, mutare p. ; restare del proprio p. ; esprimere un p. ; vorrei sentire il tuo p. ), più o meno autorevole e accettabile secondo il prestigio di cui gode il soggetto che lo esprime ( il p. dei più insigni giuristi ; secondo il mio modesto p. ) e quindi, talvolta, ritenuto superfluo o addirittura sgradito ( nessuno ha chiesto il tuo p.! ).
2. In diritto: parere facoltativo, atto che può essere richiesto o meno, a discrezione di un soggetto od organo.

Sostant. del verbo parere ² •sec. XIII.

1. Dare l'impressione di essere in una certa condizione o di avere certe caratteristiche; sembrare (+ compl. predicativo del sogg. o inf.): tuo fratello pare una persona perbene; il direttore non pare aver capito la gravità della situazione; + a.

   vasi che agli esperti paiono venire dall'Oriente

2. Con uso impers., risultare come effetto di un'impressione, anche frutto della fantasia (con prop. soggettiva + di e inf. o + che e cong.): pareva di essere in un sogno; pareva che il mondo si stesse per fermare; + a.

   mi pareva che fossi stanco

3. Risultare sulla base di un giudizio personale, di un'opinione (+ compl. predicativo del sogg. o inf.): le tue pretese paiono eccessive; + a : il prezzo mi pare esagerato; alla polizia la vittima non pareva essere in pericolo; con uso impers. (con prop. soggettiva + di e inf. o + che e cong.): non mi pare che il film sia un capolavoro; + compl. predicativo della soggettiva.

   ti pare giusto pagare tante tasse?

   ci pare bene che tu venga di persona

4. Manifestarsi, mostrarsi, apparire.

   Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia

1. Emergere in piena evidenza, palesarsi.

   Qui si parrà la tua nobilitate

Lat. parēre ‘apparire’ •sec. XIII.