oscure

1. Privo o insufficiente di luce (generic. contrapposto a chiaro ): Mi ritrovai per una selva oscura (Dante); un cielo o. e nuvoloso ; vicoli o..
2. L'assenza o insufficienza di luce può configurarsi come mancanza o insufficienza di chiarezza, dovuta a difficoltà di interpretazione o scarsa intelligibilità ( versi, concetti o. ; un pensatore o. ; anche come avv. : parlare o.), oppure a scarsa documentazione (un periodo o. della nostra storia; mi hanno tenuto all'o. della sua malattia); nel primo caso spesso alludendo a condizioni o situazioni moralmente equivoche (ci sono molti punti o. in questa faccenda), nel secondo a situazioni o condizioni di grave disagio civile, sociale, culturale (il periodo o. delle invasioni barbariche); più genericamente può invece specificarsi come ‘indeterminatezza’, ‘incertezza’ (sempre però con una sfumatura ostile: un avvenire o.; un cittadino di nascita o.; oscure ragioni, o. motivi, ignoti, e che si preferisce restino tali), oppure come ‘mediocrità grigia e insignificante’ (vivere una vita o.) o denotante ‘vita appartata e solitaria’ (Qui passo gli anni, abbandonato, oscuro, Leopardi).
3. Come s.m., oscurità, buio.

Dal lat. obscurus •seconda metà sec. XIII .