oro

1. (solo sing. ). Elemento chimico (numero atomico 79, peso atomico 196,97, simbolo Au ) presente in natura allo stato nativo, in giacimenti primari e secondari; metallo nobile, splendente, inattaccabile dagli agenti chimici, estremamente malleabile, viene usato nella monetazione e spec. in oreficeria.
2. Con riferimento allo stato o alla forma con cui si presenta, o alla lavorazione che ha subito: o. in grani, in pepite, in polvere; o. grezzo, lavorato; o. massiccio; o. in verghe, in lingotti; o. battuto, o. filato; o. in fogli.
3. Per metonimia, oggetti o gioielli d'oro.

   gli o. di una chiesa

   si è messa addosso tutti gli o. che possiede

4. Simbolo del denaro, della ricchezza, e degli effetti che la loro abbondanza può esercitare sul piano morale oltre che economico ( la fatale fame dell'o. ; col commercio s'è fatto d'o. ; spesso in espressioni iperboliche: vale tanto o. quanto pesa; nuotare nell'o; vendere, comprare, pagare a peso d'o; non lo farei per tutto l'o. del mondo), di pregio singolare (un consiglio d'o; ha un cuor d'o, un carattere d'o), di valore o vantaggio notevole (pagare a peso d'o; hai fatto un affare d'o); prov. non è tutto oro quel che riluce (o che luccica), l'apparenza spesso inganna.
5. Colore giallo lucente (con una particolare sfumatura di preziosità, grazia, eleganza): le sabbie d'o. della Costa Azzurra; l'o. di certe aurore estive; anche come agg. e s.m. ( invar. ): giallo o.; part., termine di paragone del color biondo genuino dei capelli (sempre con una sfumatura ammirativa e affettiva e a volte con un'intonazione popolaresca o familiare): Erano i capei d'oro a l'aura sparsi (Petrarca); un bimbo biondo come l'o.
6. Oro nero, il petrolio.

Lat. aurum .

Primo elemento di composti formati modernamente, con sign. equivalente all'agg. orale (per es. orofaringe ).

Dal lat. os oris ‘bocca'.

Primo elemento di composti formati modernamente, col sign. di ‘monte, montagna'.

Dal gr. óros ‘monte'.

1. Recitare le orazioni.
2. Rivolgere preghiere.
3. Parlare in un'adunanza.

1. Chiedere con tono di preghiera.
2. Adorare.

Dal lat. orare ‘parlare’, der. di os oris ‘bocca’, che nel lat. cristiano acquistò il sign. di ‘pregare’ •seconda metà sec. XII .