ordine

1. Disposizione funzionale e conveniente che si realizza spec. come distribuzione, successione, sistemazione, assetto: tenere, mettere in o. i libri; disporre in o. alfabetico; rimettere un po’ d'o. nelle idee; il mirabile o. dell'universo.
2. All'idea di ‘distribuzione’, e talvolta anche a quella di ‘successione’, si richiama il concetto di ‘serie’ ( tre o. di remi ), cui fa capo, in architettura, il concetto di ‘organismo’ struttivo e formale continuo ( o. dorico, ionico, corinzio ; o. gigante ); alla stessa idea si richiama inoltre il concetto di ‘categoria’ stabilita attraverso una classificazione, graduazione o discriminazione ( i tre o. del clero, della nobiltà, del terzo stato ).
3. All'idea di ‘sistemazione’ o di ‘assetto’, oltre all'aspetto più propr. tecnico, particolarmente connesso con origini militari ( o. di marcia, di combattimento ; in o. chiuso ; ritirarsi in buon o., in modo ordinato, senza sbandamento dei reparti; fig., di chi, riconoscendo impossibile raggiungere lo scopo voluto, desiste spontaneamente da un'impresa) si richiama il concetto di ‘funzionamento’ regolare e disciplinato, connesso con l'osservanza di norme e regolamenti ( è stato richiamato all'o. dal capufficio ), o col rispetto delle leggi e degli ordinamenti civili ( mantenere l'o. pubblico ; i tutori dell'o. ), il complesso dei quali costituisce la norma fondamentale della società ( l'o. sociale ; l'o. costituito ; partiti dell'o. ; un uomo d'o. ; aspirare a un nuovo o. ).
4. Espressione di una volontà nei rapporti da superiore a subordinato.

   gli o. non si discutono

Dal lat. ordo -ĭnis ‘fila, disposizione’ •seconda metà sec. XIII .