opposta

1. Posto o situato di contro o di fronte, spesso in presenza di riferimenti che valgano a suggerire o rappresentare l'idea di reciprocità o di estremità (anche + a ): il marciapiede o.; il lato o. della strada; punti diametralmente o.; procedere in senso o. alla direzione di marcia.
2. Di cose in contrasto con altre o che tendono alla reciproca esclusione; contrario, antitetico, divergente (anche + a ): hanno idee o.; sono due caratteri o.; parole di significato o.; la mia opinione è o. alla tua.
3. In matematica, di due numeri relativi che hanno segno inverso e valore assoluto uguale; contrario.
4. Ciò che è in opposizione con altra cosa, il contrario: sono convinto dell'o; è tutto l'o. di suo fratello; la civiltà, che è l'opposto della barbarie (Leopardi).

Lat. opposĭtum, p. pass. di opponĕre ‘opporre’ •sec. XIV.

1. Porre contro, come ostacolo o impedimento o difesa (anche + a, contro ).

   o. un argine alle acque del fiume in piena

   o. barricate contro il nemico

   o. resistenza alla polizia

2. Addurre contro; contrapporre (anche + a ).

   o. un netto rifiuto a una richiesta

1. Cercare di fronteggiare, di resistere, di sbarrare il passo (+ a ).

   o. all'avanzata di un esercito

2. Nel linguaggio giuridico, fare opposizione (anche + a ).

   o. a una sentenza

3. In linguistica, di fonemi, trovarsi in opposizione.

   nella coppia “caro-calo” si oppongono una vibrante e una laterale

1. Assumere una posizione antistante e contraria (+ a ).

   il pollice si oppone alle altre dita della mano

2. Essere di impedimento, fungere da ostacolo (+ a ).

   serie ragioni si oppongono all'attuazione del nostro piano

Dal lat. opponĕre, der. di ponĕre ‘porre’, col pref. ob- ‘contro’ •sec. XIII.