offesa

1. Atto o comportamento lesivo della dignità, integrità o autorità altrui: o. grave, atroce, sanguinosa; perdonare le o.
2. Danno, menomazione.

Lat. offensa, der. di offendĕre ‘offendere’ •prima metà sec. XIII .

1. Che ha ricevuto un'offesa, che ha subìto un danno morale.

   essere

   sentirsi o.

   si sente o. a morte

2. Che ha subìto una lesione traumatica.

   l'arto o.

3. . Persona che ha ricevuto un'offesa.

   fare l'o

P. pass. di offendere •sec. XIII.

1. Arrecare un danno morale a qualcuno pronunciando parole o compiendo atti che ledono la sua dignità o autorità; ingiuriare, oltraggiare (anche + con, in ): o. un pubblico ufficiale; o. qualcuno con insulti; o. qualcuno a morte; l'hai offeso nell'onore.
2. Urtare la sensibilità, la suscettibilità di qualcuno.

   se rifiuti il suo invito lo offendi

3. Violare, trasgredire.

   o. la morale

   la legge

4. Danneggiare una parte del corpo, ferire, ledere (anche + a ).

   il proiettile gli ha offeso il polmone

5. Colpire provocando danni.

   la nostra artiglieria offendeva le colonne nemiche

6. Addolorare.

1. Sentirsi o mostrarsi ferito nella propria sensibilità; prendersela (anche + per ).

   si offende troppo facilmente

   ti sei offeso per quello che t'ho detto?

1. Scambiarsi offese, insulti; insultarsi.

   hanno passato la serata a o.

Lat. offendĕre, comp. di ob ‘contro’ e fendĕre ‘urtare, colpire’ (usato solo nei composti) •seconda metà sec. XIII .