luogo

1. Ambito spaziale idealmente o materialmente determinato.

   Dio è in ogni l.

2. Spazio circoscritto riconducibile a entità geografica o topografica, oppure alle caratteristiche o alle funzioni proprie di un ambiente: viaggia per conoscere l. nuovi; si incontrarono nel l. stabilito; accorrere sul l. del delitto; il patrono del l.; l. di culto, di divertimento, di perdizione.
3. In corrispondenza di un'idea, di solito solo presupposta o sottintesa, di ‘assegnazione’ o di ‘pertinenza’ il termine, dal semplice riferimento spaziale (identificabile con ‘posto’, ma sentito ormai come arcaizzante o letterario: non fate ressa, c'è l. per tutti; Fate luogo voi,... La diritta è mia, Manzoni) può assumere per estensione un valore sostanzialmente temporale, affine a quello di ‘momento’ (ogni cosa a suo l.), talvolta esplicitamente rafforzato.

   a tempo e l.

4. Il riferimento alla condizione sociale è sentito ormai come arcaico o letterario (una donzella della regina, nata di basso luogo, Guicciardini), come del resto quello all'ufficio o alla funzione (Quelli ch'usurpa in terra il luogo mio, Dante).
5. Passo di un libro o di uno scritto (conformemente a uno dei sign. del lat. locus ).

   i l. controversi della “Divina Commedia”

6. Nella retorica e nella logica, il termine indica, già in Aristotele (vedi anche topica), gli argomenti o temi generali applicabili a casi particolari di argomentazione.

Lat. locum .