lungi

avverbio

Lontano, con valore spaziale e ( meno com. ) anche temporale.

Lat. longe, der. di longus ‘lungo¹’ •sec. XIV.

1. Indica la dimensione di un corpo corrispondente al senso della massima estensione in senso relativo o assoluto; contrapposto quindi a largo e corto ( una fune l. cinque metri ; un l. romanzo ; una lettera l. a non finire ) e, in rapporto alla durata, a breve ( una l. assenza ; la l. notte polare ).
2. In rapporto all'estensione sottintende spesso l'idea di una lunghezza maggiore del normale ( avere le gambe, le orecchie l. ; una signora in l., cioè vestita da sera o da cerimonia), talvolta con un senso di eccesso ( palla l. ; tiro l. ), accentuando in qualche caso una sproporzione nell'aspetto ( lo chiamano il ‘l.’ per la statura e per la magrezza ; fare il muso l., il broncio) o un abuso nel comportamento ( fare il passo più l. della gamba, tentare cose superiori alle proprie forze; ha le mani l., è manesco, oppure ladro; lingua l., di persona chiacchierona, pettegola, maldicente) o lungimiranza, accortezza o abile dissimulazione ( lui ha la vista l. ; è uno che la sa lunga ).
3. In rapporto alla durata può denotare sconvenienza o fastidio, spec. riferito a indugio o a differimento ( andare, tirare in l., o per le lunghe ; non stiamo a farla tanto lunga ; sarebbe l. raccontare tutto per filo e per segno ) o anche indisponente lentezza o esasperante monotonia ( è l. nel radersi, nel vestirsi, nel decidere qualcosa ; quattro anni di attesa sono l. ).
4. Notevolmente distanziato nel tempo (anticamente anche nello spazio): un impegno a l. scadenza; parve che Amore m'apparisse allegro... da lunga parte (Dante).
5. Eccessivamente diluito (opposto a ristretto ).

   caffè

   sugo l.

6. In linguistica, proprio delle vocali o sillabe di maggior durata, nelle lingue che serbano la sensibilità per le opposizioni di quantità (opposto a breve ).
7. Come s.m., in misure e determinazioni spaziali, il senso della lunghezza.

   la stanza misura cinque metri per (il) l.

Lat. longum •sec. XIII.