luce

1. La radiazione elettromagnetica con lunghezza d'onda compresa tra circa 400 e 800 nm ( radiazione visibile ), percepibile dall'occhio umano e trasformata dal cervello in sensazioni visive.
2. In quanto presupposto di visibilità, il termine può indicare condizione, oggettiva o soggettiva, di interpretazione ( mettere in l. qualcosa ; far l. su un delitto ; mettere in buona, in cattiva l. ; gettar l. sinistra su qualcuno o qualcosa ; presentare, mostrare qualcuno o qualcosa nella sua vera l. ), oppure esser preso a simbolo dell'evidenza o della chiarezza, in quanto motivo o presupposto di un atteggiamento o di un comportamento ( è chiaro come la l. del sole ; esaminare una questione alla l. dei fatti ), e anche di qualsiasi manifestazione cui sia riconosciuto il potere di elevare intellettualmente, spiritualmente o moralmente ( la l. della fede, della verità, della scienza ; la l. della civiltà, del progresso ), come anche, spec. nel linguaggio religioso o in riferimenti, spesso commossi o enfatici, a fatti o vicende individuali, di qualsiasi acquisizione connessa a una esperienza privilegiata ed esemplare ( i figli della l. ; la l. della speranza ; la sua memoria risplende di vivissima l. ).
3. Sorgente luminosa.

   il sole è la l. del mondo

4. Nel linguaggio tecnico, apertura di una finestra, di una porta, di una vetrina; in diritto (contrapposto a veduta o a prospetto ), qualsiasi apertura che consenta il passaggio dell'aria, ma non permetta di affacciarsi sul fondo contiguo.

Lat. lucem .

aggettivo

Film luce, giornale luce, notiziario filmato che si proiettava fra uno spettacolo e l'altro nelle sale cinematografiche italiane tra il 1935 e il 1950.

Propr. sigla di L'Unione Cinematografica Educativa, istituto cinematografico creato come Istituto nazionale luce nel 1925, il cui scopo principale era la propaganda politica e la diffusione della cultura attraverso la cinematografia; soppresso come ente pubblico nel 1947, si è poi ricostituito e attualmente opera come società anonima •1925.