giurì

sostantivo maschile

Collegio di giurati.

Dal fr. jury, dall'ingl. jury, a sua volta dal fr. jurée ‘giuramento’ •1802.

sostantivo maschile

Latinismo arc. e lett., col quale si indica il diritto nella sua più ampia accezione, o in relazione al costume e alle tradizioni locali.

Dal lat. ius iuris •prima del 1321.

1. Giuramento.

   L'han giurato: altri forti a quel giuro Rispondean da fraterne contrade

Der. di giurare •prima del 1311.

1. Fare un giuramento, spec. chiamando a testimone la divinità o quanto ritenuto di più sacro e impegnativo (anche + su ).

   i soldati hanno giurato davanti al generale

   g. sul Vangelo

   sulla bandiera

2. Fare affidamento su qualcosa o qualcuno, dichiararsene assolutamente sicuro (+ su ).

   non credo di poter g. su di lui

   sul suo impegno ci puoi g.

1. Affermare, attestare con un giuramento, anche chiamando a testimone qualcuno o qualcosa di importante e sacro (anche + a, su, a volte insieme): te lo giuro, non ho fatto niente; (ve) lo giuro sui miei figli; g. il falso, mentire sotto giuramento; + che e ind. o + di e inf.: giuro sul mio onore che non sono stato io; giura che è innocente; giuro di dire la verità; anche assol., con valore rafforzativo.

   giuro, non ho fatto niente

2. Promettere con giuramento o comunque in modo solenne (anche + a ): g. fedeltà alla patria; anche tr. pronom., con valore recipr.

   i due fidanzati si giurarono amore eterno

3. Impegnarsi con giuramento a sposare.

   g. una donna

Lat. iurare, der. di ius iuris ‘diritto²’; propr. “pronunziare la formula rituale”.