esce
Significato di esce.
intransitivo
- Muoversi dall'interno all'esterno di un luogo circoscritto, andare fuori (+ di, da ): u. di casa; u. dall'ufficio alle sette; u. dall'Italia; il canarino è uscito dalla gabbia; + in, per, a, su, per indicare il luogo verso cui ci si dirige: u. in giardino, per la via, all'aperto, sul balcone; + da, per indicare il luogo attraverso cui si passa.
u. dalla porta laterale
- Terminare un corso di studi (spec. + da ): è uscito (dall'università) con 110 e lode.
- Allontanarsi da un gruppo di persone (+ da ).
u. dalla mischia
avevo fretta e sono uscito dalla fila
- Cessare di far parte di un'associazione, un'istituzione, ecc. (+ da ): u. da un circolo; un trafficante che ha deciso di u. dal giro; u. dalle file di un partito, da un sindacato.
- Di cosa, venire fuori da ciò che la contiene, fuoriuscire (+ da ): esce il fumo dal camino; dal rubinetto non esce più l'acqua calda; anche + a.
gli usciva molto sangue dalla ferita
- Andare al di là di un limite o tracciato, sconfinare (+ di, da ): l'auto è uscita di strada; u. di carreggiata (anche fig., deviare rispetto a un programma stabilito).
- Di pensiero, sentimento, ecc., essere manifestato in modo spontaneo o improvviso (+ da, a ).
un augurio che mi esce dal cuore
u. di mente
- Andare al di là di un limite o ambito (+ da ).
u. dalla legalità
dalle regole
questo problema esce dalle mie competenze
- Cessare di essere in un dato periodo o in una data condizione esistenziale (+ da, di ): u. dalla giovinezza, dall'adolescenza; u. da un periodo di lavoro intenso, da una storia d'amore travagliata; u. di minorità, di tutela; + compl. predicativo del sogg.
è uscito distrutto da quella esperienza
- Sbucare, saltare fuori all'improvviso, (spec. + da ).
da un cespuglio uscì una lepre
e tu da dove sei uscito?
- Pronunciare frasi inaspettate, spec. sconvenienti; prorompere (+ in ): u. in un'imprecazione, in un'esclamazione di gioia; + a e inf.: u. a dire banalità; anche nella forma uscirsene (+ con ).
se ne uscì con una battuta esilarante
- Venire da un certo ambiente familiare, educativo, ecc.; provenire (+ da ).
u. da una ricca famiglia borghese
da un liceo prestigioso
- Derivare come conseguenza o effetto di qualcosa, scaturire (+ da ).
dal male può u. il bene
dalle nostre ricerche sono usciti risultati importanti
- Essere ricavato da qualcosa, spec. come prodotto di una certa operazione (+ da ).
da questa stoffa escono due tende
dalla vigna escono circa quaranta litri di vino
- Di parole, avere una certa terminazione o desinenza (+ in ).
alcuni termini astratti escono in -anza
- Venire fuori da una situazione in un certo modo, risultare (+ compl. predicativo del sogg.).
uscì vincitore dalla guerra
alle elezioni uscì sconfitto
- Nel gioco del calcio, del portiere, effettuare un'uscita (anche + di ).
u. di piede
di testa
- Di piante, spuntare, nascere.
sono uscite le primule
- Di un prodotto, essere lanciato nel mercato, entrare in commercio, in circolazione (anche + in ).
il nuovo modello uscirà fra un mese
il film è già uscito nelle sale
- Risultare estratto a sorte.
è uscito il trenta sulla ruota di Bari
- Di strade, fiumi, ecc., sboccare, sfociare (+ in ).
Via del Corso esce in Via Calzaiuoli
- Andare a parare (anche + con ).
dove vuoi u. con questi discorsi?
- Andare fuori (+ da ).
Attila... si uscì d'Italia e ritirossi in Austria
Lat. exire, comp. di ex e ire ‘andare’, con oscuramento di e- in posizione protonica.
Informazioni su esce.
- Lingue in cui esce è usato:
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Rottura di sillaba di esce in sillabe
esce
- Consiste di 1 sillabe e 4 lettere.
- esce è una parola monosillabico, poiché ha sillaba singola.
Parole che fanno rima con esce.
fuoriesce, riesce, pesce, spinapesce, rovesce
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