corretto

1. Esente da errori o difetti.

   un compito c.

   avere una pronuncia c.

2. Conforme alle regole della morale e dell'educazione.

   modi c.

   tenere un contegno poco c.

3. Di persona, che non dà adito a riprensioni o critiche, che agisce rispettando le norme del vivere civile; irreprensibile, inappuntabile (anche + in ).

   un commerciante poco c.

   è molto c. nel parlare

4. Di bevanda resa più gradevole o più forte con particolari aggiunte (anche + con ): caffè c. (con cognac, con rum).

Dal lat. correctus, p. pass. di corrigĕre ‘correggere’ •sec. XIV.

1. Migliorare, mettere a punto eliminando o facendo rilevare errori, difetti, imperfezioni (anche + da ).

   c. la propria pronuncia

   c. una bozza dai refusi

2. Attenuare, moderare.

   c. un giudizio sbagliato

3. Eliminare, cancellare difetti, errori, vizi, ecc. (anche + con ).

   dovresti c. i tuoi difetti d'impostazione con l'esercizio

4. Educare qualcuno sul piano pratico o morale, eliminando difetti, vizi, ecc. (anche + da ).

   c. i propri figli

   c. un amico da abitudini malsane

5. Far notare a qualcuno errori o difetti, rimarcandoli (anche + a ).

   mi corregge ogni minimo errore

6. Modificare rendendo funzionale a uno scopo.

   c. il corso di un fiume

7. Riferito a cibi e bevande, migliorarne il sapore con l'aggiunta di altre sostanze (anche + con ).

   c. il caffè con la grappa

8. Governare, guidare.

   Tenne la terra che il Soldan corregge

1. Liberarsi, emendarsi (+ da, di ): c. da (o di) un vizio.
2. Migliorare il proprio carattere o la propria condotta.
3. Rettificare un errore fatto parlando.

   non dire così, correggiti

Incr. del lat. corrigĕre con reggere •prima metà sec. XIV .