conversione

1. Netto mutamento di fede (non necessariamente religiosa) o di opinione: c. artistica, letteraria, politica; com., passaggio a una nuova religione.

   la c. di s. Paolo

2. Mutamento, trasformazione, sostituzione relativa ad attributi o effetti.

   la c. in legge di un decreto

3. In economia, il cambio dei biglietti o delle divise in metallo e viceversa.
4. Procedura di calcolo per passare da un sistema di riferimento ad un altro.

   c. dei dollari in euro

5. In chimica industriale, la trasformazione totale o parziale di un composto in un altro avente proprietà simili ma di più elevato interesse tecnologico; part., la trasformazione di una miscela di ossido di carbonio e acqua in anidride carbonica e idrogeno ( c. del gas d'acqua ).
6. In psicanalisi, meccanismo riferito alla rappresentazione simbolica di un conflitto emozionale inconscio che viene convertito in specifici sintomi fisici, cioè in manifestazioni per lo più somatiche ma anche motorie o sensitive; la conversione più classica si ha nell'isteria, ma, secondo alcuni, anche nelle malattie psicosomatiche.
7. Movimento rotatorio di uno schieramento di soldati o di atleti.

Dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre ‘convertire’ (poi anche in senso ecclesiastico) •prima del 1313.