contro

1. Come prep. indica movimento di opposizione ( battere c. il muro ; navigare c. vento ; marciare c. il nemico ), nell'uso fig. inteso come ‘avversione’ ( animosità c. qualcuno ) o come ‘ostilità o contrasto’ ( agire c. la volontà del padre ; andare c. corrente ; lavorare c. voglia ; peccati c. natura ), oppure posizione antistante ( era voltato c. il muro ; erano in piedi l'uno c. l'altro ).
2. Come avv., indica opposizione pura e semplice ed è riscontrabile soltanto in alcune espressioni come votar c., esser c., dar c. e nelle locc. di contro (dirimpetto) e per contro (al contrario).
3. Come s.m. ( invar. ): il pro e il contro, gli aspetti favorevoli o sfavorevoli (di una questione, di una condizione o situazione).

Lat. contra .

Prefisso che indica opposizione ( controsenso ), reazione ( controquerela ), annullamento ( contrordine ), rinforzo ( controprova, controcassa ); in alcuni composti si alterna con il prefisso contra-.

Dal lat. contra .

verbo transitivo

Nel pugilato, colpire di rimessa.

Der. di contro •1982.

verbo transitivo

Nel gioco del bridge, dichiarare che l'avversario non può mantenere la dichiarazione fatta.

Der. del fr. contre ‘contro’ •1956.