cocco

1. Colore rosso ricavato dalla cocciniglia ed usato in tintoria.

   Oro e argento fine, cocco e biacca

Dal lat. coccus, dal gr. kókkos ‘cocciniglia, colore scarlatto’ •1313-19.

1. Vezzeggiativo di bambino o ( scherz. ) di persona prediletta: c. di mamma, c. mio; iron..

   povero c.!

2. Beniamino, preferito.

   Carlino era il c. delle zie

Voce onomat. •prima metà sec. XVI .

1. Uovo.

   e le galline cantavano: Un cocco! Ecco un cocco un cocco per te

Voce onomat. •prima metà sec. XVI .

sostantivo maschile

Ciascuno dei microrganismi a forma sferica od ovoide, appartenenti alla classe degli Schizomiceti.

Dal lat. scient. coccus, dal gr. kókkos ‘chicco’ •1892.

1. Palma delle regioni tropicali a clima marino ( Cocos nucifera ), con stipite alto 20-30 m e con un ciuffo di foglie grandi pennate alla sommità, che produce grossi frutti a drupa, pesanti 1-2 kg, caratterizzati da un mesocarpo suberoso, da cui si estrae una fibra usata per zerbini e stuoie ( fibra di c. ), e da un endocarpo legnoso ( noce di c. ) nel cui interno si trova un liquido ( latte di c. ), che a maturità si rapprende nella mandorla cava, ricca di grasso, i cui pezzi essiccati costituiscono la copra (da cui si ottiene l’ olio di c. ).
2. Il fungo com. detto ovolo ( buono ).

Dal port. coco ‘orco’, per l'aspetto del frutto •1542.

Secondo elemento di composti della terminologia scientifica, col sign. di ‘cocco’ (cellula ovoidale di batterio).