caduto

sostantivo maschile

Vittima della guerra o, estens., di un incidente sul lavoro; soldato morto in combattimento.

P. pass. di cadere •sec. XIII.

1. Spostarsi dall'alto verso il basso per effetto della forza di gravità e della spinta del proprio peso, quando venga a mancare il sostegno o l'equilibrio (anche + da, di, indicando la provenienza): c. da una finestra; c. dalla (o di) bicicletta; + a e da, di, in, su : il vaso gli cadde dalle mani (o di mano); gli è caduta in (o sulla) testa una tegola.
2. Di fenomeni celesti o atmosferici, venire giù dal cielo (anche + su ).

   cade la pioggia

   un fulmine è caduto sulla casa

3. Crollare, rovinare.

   il terremoto fece c. il soffitto

4. Di persona, finire a terra perdendo l'equilibrio.

   c. lungo disteso

5. Venire a trovarsi in una situazione o condizione avversa o negativa (anche + in ).

   c. ammalato

   c. in miseria

6. Di cosa, venire giù, protendersi verso il basso (anche + su ): la montagna cade a picco sul mare; questo vestito cade bene, va giusto alla persona, sta bene indosso.
7. Posarsi, rivolgersi per caso (+ su ).

   il discorso cadde sugli ultimi avvenimenti

8. Calare, scendere (anche + su ).

   sulla vicenda è ormai caduto il silenzio

9. Giungere improvviso, sopravvenire, capitare.

   la tua osservazione cade a proposito

10. Scadere (+ in ).

    c. nel volgare

11. Non avere più ragione di sussistere, venire meno.

    è caduto ogni sospetto sul suo conto

12. Di accento, venire a trovarsi per legge prosodica o metrica (+ su ).

    l'accento cade sulla terzultima sillaba

13. In grammatica, terminare, uscire (+ in ).

    le voci che cadono in vocale

Lat. volg. *cadēre, class. cadĕre •sec. XIII.