bolo

1. La quantità di cibo immessa in bocca, che, masticata e intrisa di saliva, è pronta per la deglutizione ( b. alimentare ).
2. Confezione farmaceutica di maggiori dimensioni della pillola, formata di una pasta tenera onde permetterne la facile deglutizione (usata spec. in veterinaria).
3. Bolo isterico, disturbo provocato dalla sensazione di corpo estraneo al livello della faringe.
4. Miscela argillosa con quantità variabili di ossidi di ferro, untuosa al tatto e rossastra, usata come strato adesivo al disotto della foglia d'oro nella doratura di oggetti non metallici; detta anche bolarmeno e bolarmenico.

Dal lat. tardo bolus ‘grossa pillola’, dal gr. bôlos ‘zolla’ •sec. XIV.

Secondo elemento, atono, di composti della terminologia letteraria ( discobolo ) o scientifica ( conidiòbolo ), col sign. di ‘che lancia, che getta via’ e simili.

Dal gr. -bólos, affine a bállō ‘lancio'.