atto

1. Riconosciuto o dichiarato idoneo.

   a. al servizio militare

2. Agile, svelto.

Dal lat. aptus ‘adatto’ •fine sec. XIII.

1. Manifestazione variamente valutabile di una determinazione della volontà o di un sentimento ( un a. eroico ; un a. di coraggio ; è stato un bell'a. ; non commettere a. impuri, il sesto dei Dieci Comandamenti; a. osceni, quelli che secondo il comune sentimento offendono il pudore), espresso anche in una formula rituale ( a. di fede, a. di carità, a. di dolore ).
2. Nella filosofia aristotelica, il conseguimento della piena attuazione di sé (contrapposto a potenza ): a. puro, la divinità in quanto, nell'assoluta sua perfezione, non può essere null'altro più di quanto sia.
3. In diritto: atti illeciti, quelli considerati in un reato ( a. illeciti penali ) o che, compiuti contro norme di legge, causano un danno ad altri ( a. illeciti civili ).
4. Registrazione, attestazione o notifica effettuata a termini di legge nell'ambito di una prassi giuridica o amministrativa: atti dello stato civile (a. di nascita, di morte, ecc.).
5. Il complesso dei documenti che costituiscono l'archivio: passare agli a., archiviare ( fig., accantonare, porre nel dimenticatoio).
6. Come traduzione dell'inglese Act, ‘legge’.

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7. Nell'azione teatrale, suddivisione corrispondente a un tempo circoscritto.

Dal lat. actus -us, der. di agĕre ‘fare’ •sec. XIII.

Prefisso che anteposto a una unità di misura la divide per un miliardo di miliardi, cioè la moltiplica per 10^-18.

Dal danese atten ‘diciotto'.

Suffisso con valore diminutivo ( cerbiatto, monatto, mulatto ).

Variante sett. di -etto .