algebra

1. Fino alla prima metà del '900 si distingueva fra a. classica e a. moderna, o a. astratta : la prima era vista come estensione e generalizzazione dell’ aritmetica, mediante l'introduzione sia dei numeri relativi (cioè provvisti, salvo lo zero, di un segno + o -) in luogo dei numeri assoluti, sia di lettere al posto di numeri; la seconda era intesa come lo studio delle proprietà di operazioni variamente definite su di un insieme qualunque, cioè avente elementi di natura anche non numerica; oggi si tende a considerare l'algebra classica come un caso particolare dell'algebra moderna; per cui si parla solitamente solo di algebra, pensata come teoria delle strutture algebriche (vedi struttura).
2. Cosa difficile o astrusa.

Dall'arabo al-ǧabr ‘restaurazione’ (trasporto di un termine da un membro all'altro di un'equazione, con relativo cambiamento di segno: una delle operazioni più comuni del sistema matematico elaborato dagli Arabi) •prima del 1374.