accettante

aggettivo e sostantivo maschile e femminile

Nel linguaggio giuridico e amministrativo, della persona o dell'ufficio cui spetta la presa in consegna di qualcosa o è riconosciuta l'assunzione di una responsabilità.

P. pres. di accettare •prima del 1565.

1. Acconsentire a ricevere o ad accogliere come conveniente o inevitabile (anche + da ): a. un regalo (da qualcuno); a. un consiglio, una sfida (da qualcuno); anche assol..

   la proposta non era allettante, ma alla fine ho accettato

2. Riferito a persona, ammettere, accogliere: a. qualcuno in un gruppo; + compl. predicativo retto da come, per : a. qualcuno come (o per) amico.
3. Sopportare, tollerare (anche + da ): questo da te non lo accetto; + di e inf. o + che e cong.: non accetto di essere trattato (o che mi si tratti) come una pezza da piedi.
4. Riconoscere serenamente, ammettere: a. i propri limiti; a. una sconfitta, riconoscere di averla meritata.
5. Impegnarsi a fare, a eseguire: a. un incarico; a. battaglia, rispondere all'attacco del nemico; + di e inf.

   l'imputato ha accettato di collaborare

6. Nel linguaggio bancario: accettare una cambiale, della banca, ammetterla allo sconto; del debitore, riconoscere con la firma l'obbligo di effettuare un pagamento alla scadenza indicata.

riflessivo

Essere contenti di sé stessi, pur nella consapevolezza dei propri limiti.

Lat. acceptare, da acceptus, p. pass. di accipĕre ‘prendere’ •prima del 1284.