Malè

1. Esprime un giudizio fortemente negativo nei riguardi di un comportamento dal punto di vista della funzionalità o della convenienza ( la macchina va m. ; camminare, scrivere m. ; hai fatto m. a comportarti così ), o nei riguardi di una situazione o di un aspetto, spec. esteriore ( il malato sta m. ; questo vestito ti sta m. ); assol., denota severa riprovazione.

   “Hai fatto questo? Male!”

Lat. male, der. di malus ‘cattivo'.

1. Quanto costituisce motivo di detrimento sul piano del comportamento o nei confronti della convenienza dal punto di vista morale, o nei confronti dell'integrità o funzionalità dal punto di vista materiale: indurre al m.; chi ha fatto il m. faccia la penitenza; prov. m. non fare, paura non avere.
2. Sul piano fisico, dolore, sofferenza: sentir m. a una gamba; le scarpe mi fanno m.; più com., malattia.

   mal di cuore

   mal di denti

3. Sul piano morale, può riferirsi a precisi atteggiamenti che si configurano nell'ambito di azioni o nozioni determinate.

   mi parve m. non invitarlo

   se n'è avuto a m.

   metter m. fra due persone

Lat. malum, rifatto su male ¹ .

1. Malavita.

   le canzoni della mala

Abbr. di malavita •1960.

1. Cattivo; qualificato negativamente dal punto di vista della morale, della convenienza, dell'opportunità (al sing. masch. com. la forma tronca mal ): m. femmina; rispondere in malo modo; arrivare in mal punto; mala cosa nascer povero, il mio caro Renzo (Manzoni).
2. Segnato da un destino avverso, da una perniciosa o peccaminosa natura o anche da una colpevole imperizia: Mala bestia è questa mia (Carducci); lo mal fabbro biasima lo ferro appresentato a lui (Dante).

Lat. malum ‘cattivo, tristo'.